giovedì 10 luglio 2008

Oggi è un tristissimo giorno per tutti coloro che credevano un minimo nella giustizia

» 2008-07-10 19:34

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ALLA CAMERA SI' AL LODO ALFANO, ORA PASSA AL SENATO
ROMA - Sì dell'Aula della Camera al lodo Alfano, che sospende i processi per le quattro massime cariche dello Stato. Il testo ora passa al Senato. I voti a favore sono stati 309, 236 quelli contrari, 30 gli astenuti (il gruppo dell'Udc).

L'Aula aveva respinto questa mattina le pregiudiziali di costituzionalita' dell'opposizione al lodo Alfano con 296 no, 230 si' e 26 astenuti (l'Udc). Poi è cominciato l'esame degli emendamenti al testo. Alla votazione hanno partecipato numerosi ministri e sottosegretari, che riempivano i banchi del governo.

Una curiosita': Erminio Quartiani, il vicecapogruppo del Pd che dava l'indicazione di voto ai colleghi di gruppo, ha sbagliato a votare: invece che esprimere voto a favore ha premuto il pulsante rosso, come han fatto i deputati di maggioranza, accorgendosi dell'errore solo quando il presidente ha chiuso la votazione.

D'ALEMA: BERLUSCONI SI FACCIA GIUDICARE, REPLICA LA RUSSA
Silvio Berlusconi rinunci'' al lodo Alfano, ''affronti i giudizi che lo riguardano a testa alta e lasci al Parlamento il compito di affrontare questioni di fondo come quella della Giustizia in quel clima di confronto sulle riforme prima auspicato e poi compromesso da scelte autoritarie che hanno creato imbarazzo'' anche ''in parte della maggioranza''. E' l'appello che Massimo D'Alema (Pd) lancia nell'Aula della Camera durante l'esame del lodo Alfano, presentando ''gli emendamenti volti a circoscrivere il danno prodotto da questa leggina, cosi' da ridurne l'incongruenza e la incostituzionalita'''. ''Questa legge serve solo a bloccare in modo sbrigativo e rozzo il processo per corruzione in cui il presidente del Consiglio e' coinvolto e forse per evitargliene un altro. La verita' e' questa, e le finzioni non aiutano'', ha spiegato l'ex premier manifestando ''solidarieta' alle altre cariche dello Stato che non c'entrano nulla e che sono coinvolte solo per far compagnia a Berlusconi cosi' da dare la sensazione di un interesse generale''.

Per Berlusconi replica il ministro della Difesa Ignazio La Russa."Quando D'Alema chiede al premier di non usufruire della legge fa una valutazione incredibile. Dimostra che deve fare i conti con un certo antiberlusconismo che è duro a morire". "Purtroppo - aggiunge - analogamente a quanto denunciò un tempo Leonardo Sciascia , come ci furono i professionisti dell'anti-mafia, oggi ci sono i professionisti dell'anti-berlusconismo, persone che traggono da Berlusconi l'unica loro ragione di esistere". Tuttavia, anche La Russa, loda le aperture di D'Alema sulle riforme: "La sua propaganda sulla giustizia, ormai è chiaro, era necessitata, diciamo che è di maniera. Proporre a Berlusconi di non godere del lodo Alfano era lo zuccherino che D'Alema era costretto a dare ai suoi prima di riaprire al dialogo. Purtroppo la verità è che anche lui deve fare i conti con l'antiberlusconismo".

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ciao sono capitato per caso ma molto contento perchè condivido pienamente quello che hai scritto. Neppure questa mattina "il presidente che non c'è" era presente; molti pensano per vergogna ma non è vero. Non credo a D'alema l'ha detto solo perchè non poteva far altro. Solidarità a Di Pietro, Guzzanti , Grillo e Travaglio non potevano fare meglio. IL NOSTRO POKER D'ASSI.
ciao